MAGIA BIANCA E NERA

  

La definizione lessicale della parola magia è "uso dei mezzi soprannaturali per produrre risultati preternaturali". In Teosofia non possiamo essere daccordo con questa definizione, perché riteniamo che nulla sia soprannaturale e che, per quanto inusuale e strano possa essere qualche fenomeno, esso avviene sempre in obbedienza alle leggi della natura. Riconosciamo perfettamente che l'uomo conosce sinora ben poco di queste leggi e che conseguentemente molte cose possono accadere che non può spiegarsi; ma ragionando per analogia o per diretta osservazione, comprendiamo che le leggi sono in se stesse immutabili e per quanto molte cose siano per noi inspiegabili l'inesplicabilità è dovuta alla nostra ignoranza delle leggi e non a qualche deroga delle stesse. La nostra conoscenza è molto limitata in molti ruguardi e non cè minimamente da stupirsi se di tanto in tanto veniamo in contatto con avvenimenti che non comprendiamo. Noi conosciamo soltanto una piccola frazione del nostro mondo e cioè questa parte inferiore di esso ed anche di questa la nostra conoscenza è in realtà soltanto superficiale e molto parziale. L'uomo comune è profondamente inconsapevole della sua ignoranza e perciò è sorpreso da qualsiasi manifestazione che trascenda i limiti della sua limitatissima esperienza. Riguardo a questo problema della magia molte persone esprimono lo stesso dubbio, come riguardo alla telepatia, alle cure mentali, al mesmerismo, alle apparizioni e allo spiritismo; essi diranno "esistono tali cose come la magia?". Vi sono sempre stati coloro che negano la possibilità di ogni cosa che sia all'infuori della loro piccola esperienza. "non abbiamo mai veduto queste cose - essi dicono - di conseguenza coloro che hanno veduto ciò sono, o pazzi, o canaglie, o illusi". E' inutile sprecare argomenti con persone le cui menti sono ancora sottosviluppate in una materia come questa, è meglio lasciarle indisturbate nella soddisfazione della loro invincibile ignoranza. Essi sono nella posizione di quel re africano che si indignò alle sfacciate falsità dei viaggiatori i quali asserivano che in altri paesi l'acqua talvolta diviene solida. Il ghiaccio era all'infuori della sua esperienza e perciò egli negava la possibilità della sua esistenza; proprio allo stesso livello mentale sono le persone a cui sembra ignorantemente ridicolo ciò che essi non comprendono. Se desideriamo tentare di migliorare la definizione data dal vocabolario, dobbiamo definire la magia come impiego di forze, che ancora non sono riconosciute, per produrre risultati visibili. In moltissima casi la magia consiste nel controllo di tali forze con la volontà umana. Vi sono persone che negherebbero che qualche forza possa essere controllata dalla volontà e anche in questo caso è semplicemente evidente quanto poco tali persone conoscano di ciò. L'uomo inesperto e presuntuoso negherà qualsiasi cosa e tutto; l'uomo invece che ha studiato, ha imparato ad essere più cauto e così alle asserzioni oziose egli contrappone l'indagine e l'investigazione. L'adozione di quest'ultimo atteggiamento riguardo alla produzione di risultati fisici delle forze ancora sconosciute dimostrerebbe subito che vi sono molti casi, che possono essere connessi, con facili rapporti, con fenomeni che sono del tutto comuni e accettati da tutti. Se noi accettiamo per la magia una definizione come quella suggerita sopra, sorge l'ulteriore domanda: qualè il significato degli aggettivi "bianca e nera"? Questi aggettivi sono semplicemente sinonimi di bene e di male. Le forze sconosciute della natura, non sono né buone né cattive in sé stesse, esattamente come le forze conosciute dell'elettricità, del vapore o della polvere da sparo. Tutte queste forze possono essere impegate per il bene e per il male, secondo l'atteggiamento mentale dell'uomo che le adopera.

da "magia bianca e nera" di C.W. Leadbeater

 

                                                                            I rituali